Adelina Patti - soprano

Adelina Patti - soprano

Nata a Madrid il 19 febbraio 1843

Morta a Craig-y-Nos Castle. Breckock (Galles) il 27 settembre 1919)

 

Soprano di origine italiana.

Figlia di cantanti: suo padre Salvatore, era un tenore catanese, mentre la madre Caterina Chiesa Barilli era un soprano.

 

Abituata fin dai primi anni di vita sentir cantare i genitori e le sorelle Carlotta e Amalia, (entrambi soprano), Adelina imitando genitori e sorelle, assimila gli insegnamenti e rivela un talento precocissimo.

 

Nel 1844 la famiglia si trasferisce a New York. 

 

All’età di sei anni Adelina inizia a prendere lezioni di canto dal cognato Maurice Strakosch (pianista marito della sorella Amalia).

 

A otto anni si esibisce in pubblico a New York, dove sfoggia una mirabile interpretazione del rondò finale di La sonnambula. Questo fu l’inizio di un quinquennio, durante il quale Adelina si esibisce in vari concerti come bambina prodigio.

 

Raggiunta l’età di tredici anni, cessa le esibizioni e si dedica con profitto a raffinare la sua tecnica di canto, sotto la guida di Elisa Valentini e di Emanuele Muzio.

 

Il 24 novembre del 1859, a sedici anni, debutta come protagonista in  Lucia di Lammermoor all'Opera Italiana di New York. L’esito riportato da Adelina in questa Lucia di Lammermoor fu trionfale, tanto che il teatro la impegnò per tutta la stagione 1859-60, dove cantò anche Barbiere di Siviglia, Mosè di Gioachino Rossini, La sonnambula, I Puritani, Don Pasquale, L’elisir d’amore, Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti, Don Giovanni (Zerlina), La traviataIl trovatore, Ernani, Rigoletto.

 

Il 14 maggio del 1861 esordisce in Europa, a Londra, dove debutta al Covent Garden come Amina in La sonnambula (qui nel 1885 si concesse di cantare il ruolo di Carmen, ma raccolse uno dei suoi rarissimi insuccessi). Il debutto al Covent Garden è seguito da numerose apparizioni nelle maggiori città europee: Madrid, Pietroburgo, Vienna, Parigi, Berlino, ecc. 

 

Canta per la prima volta in Italia al Teatro Regio di Torino, in seguito si esibisce anche a Milano Teatro alla Scala in La traviata,1877 con Ernesto Nicolini (Alfredo) e Leone Giraldoni (Germont), 1878 ancora con Nicolini, 1893 in quest’ultima come Adelina Nicolini (Il cognome del marito); Il trovatore (1877) ancora con Ernesto Nicolini e Leone Giraldoni, Aida (1878) con Giuseppina Pasqua, Leone Giraldoni e la direzione di Franco Faccio.

 

Nel 1877 è al Teatro La Fenice con La traviata, Faust (entrambi con Ernesto Nicolini e Leone Giraldoni), Il barbiere di Siviglia (con Ernesto Nicolini e Vittorio Carpi in quella di Figaro), poi Roma e Napoli. 

 

In Europa le sue città favorite restarono Londra e Parigi, dove nel 1868 aveva sposato lo scudiero di Napoleone III°, il marchese di Caux. La Patti si sposerà altre due volte, prima con il tenore Ernesto Nicolini morto nel 1898 e poi con il barone Rolf Caderström molto più giovane di lei.

 

Negli anni Settanta e Ottanta è acclamata dalle platee di tutto il mondo, specie nei ruoli di Marguerite (Faust) e Juliette (Roméo et Juliette) di Charles Gounod, ma favorirà innanzitutto i teatri di Londra, Parigi e Pietroburgo.

 

Numerose furono le traversate atlantiche per esibirsi negli Stati Uniti.

 

Debutta al Metropolitan di New York prima in concerto il 12 gennaio 1892, dove canta arie da Lucia di Lammermoor e Semiramide. Poi nell'opera il 30 marzo con La traviata, a fianco di Fernando Valero (Alfredo) e del baritono napoletano Giuseppe del Puente (Giorgio Germont).

 

Va ricordato che prima del suo debutto a New York, al Metropolitan, Adelina Patti aveva cantato nello stesso mese di marzo, con la "Compagnia del Metropolitan" al Mechanics Building Auditorim di Boston, come Lady Harriet in Martha di Friedrich von Flotow, Semiramide di G. Rossini (ruolo del titolo) con Guerrina Fabbri quale Arsace e in La traviata. Nella stessa stagione, canta anche in Martha, Lucia di Lammermoor, Barbiere di Siviglia con Giuseppe Del Puente (Figaro) e Italo Campanini (Almaviva). All'interno della stagione canterà per la compagnia del Metropolitan anche a Philadelphia (Martha). Questa sarà l'unica "Stagione", che Adelina Patti canterà al Metropolitan, complessivamente in un totale di nove recite e tre concerti.

 

Dal 1893 si dedica quasi esclusivamente all'attività concertistica.

 

Nel 1897 a Montecarlo dà l’addio alle scene con La traviata e Lucia di Lammermoor. Tuttavia continuerà saltuariamente a esibirsi in concerto.

 

Nel 1908 a sessantacinque anni canta a Parigi, in Il barbiere di Siviglia nel teatro privato del tenore polacco Jean de Reszke.

 

La sua ultima comparsa in pubblico avviene nel 1914 all’Albert Hall di Londra in un concerto a beneficio della Croce Rossa.

 

Della sua voce scriveva un recensore italiano del 1877:

 

“ La sua voce è di soprano assoluto, non voluminosa, ma assai penetrante; è estesa nella parte superiore del suo diapason; è sensibilissima anche nelle più tenui sfumature a fior di labbra e il suo limpido tintinnio ha, in qualsiasi grado di quantità, come una soavissima vibrazione; è così unita che i naturalisti confesserebbero non esservi in essa soluzione di continuità; è morbida, pastosa, elastica, vellutata, e tanto lieve che sembra una piuma librata nello spazio. Nelle note acutissime è spontanea quanto nelle centrali e nelle gravi. Essa non solamente è voce cittadina, come l’avrebbe chiamata il Boccaccio, ma signorile, non solo ha mirabile facilità di gorgheggio, in cui sono notevoli le scale diatoniche, e cromatiche, ascendenti e discendenti, il trillo, il mezzo trillo, i passi flautati, i nitidi mordenti, ma anche la sicurezza negli attacchi e il passaggio da un registro all'altro”.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

M. Strakosch, Mémoires d'un imprésario, 1886.

Stakosch e Schurmann, L'impresario in angustie. Adelina Patti e altre stellefuori dalla leggenda, Editore Bompiani 1940

J.H. Mapleson, The Mapleson Memories, Chicago & New York, 1888

H. Klein, The Reign of Patti, London, 1920

A. Lancellotti, Adela Patti, in "Musica d'Oggi", Febbraio1925

A. Lancellotti, Le voci d'oro, editrice fratello Palombi Roma 1942

E. Gara, Il centenario della Patti, in "Lettura", Milano, Marzo 1943

G.B. Shaw, London Music, London, 1950; Music in London, Lopdon, 1956

C. Williams & W. Moran, Adela Patti, in "The Record Collector", nos. 8 & 9, Ipswich, 1956

J.A. Cabezas, Adela Patti, la cantante de la voz de oro, Madrid, 1956

P.G. Hurst, The Age of J. de Reszke, London, 1958

D. Rigotti, Vita irrequieta de Adela Patti, in "La Scala", Aprile 1963

U. Tegani, Cantanti di una volta, Milano, 1945.

G.Briwnant Jones, Craig-y-Nos.: Adelina Patti's Home Sweet Home, Gomer Press 2004.

J. Frederick Cone, Adelina Patti: Queen of Hearts (Opera Biographies [Amadeus]), Hal Leonard Corporation 2003.

Castan Palomar, Adelina Patti. Su Vida, Casa editrice General de Ediciones, Madrid 1947.

D. Brinn, Adelina Patti: A Brief Account of Her Life, Editrice: Brecon Beacons Nationa Park

J.H. Duval, Svengali's Secrets and Memories of Golden Age, Editrice:Robert Speller and Sons NY 1958 

L. Lauw, Fourteen Years with Adekina Patti (1884), Edizioni: Publishing, USA 2009

F. Hernandez Girbal, Adelina Patti, La Reina del Canto, Edizioni Lira Madrid 1979

 

DISCOGRAFIA

 

CILINDRI - Londra 1895

MANON LESCAUT (Auber) Bourbonnaise (Questo cilindro è solo attribuito alla Patti)

 

DISCHI ACUSTICI - G&T Gran Bretagna 1906-1907

NOZZE DI FIGARO - Voi che sapete

DON GIOVANNI - Batti batti bel Masetto

FAUST - Air des bijoux

NORMA - Casta Diva

MIGNON - Connais-tu le pays?

SONNAMBULA - Ah non credea Mirarti

 

 ©  Pietro Sandro Beato  2011