Salomea Krusceniski - soprano

Salomea Krusceniski  - soprano

Soprano ucraino Solomiya Krushelnytska. 

Nome in seguito "italianizzato" con la grafia

 SALOMEA KRUSCENISKI

 

Nata a Biliavyntsi (Provincia di Ternopil)  il 23 settembre 1872

Morta a Lemberg (oggi Lviv)  il 16 novembre 1952

 

Di nobile famiglia, suo padre prete ortodosso, fin dalla tenera età le impartisce un'educazione musicale incoraggiandola sia come cantante, sia come pianista. Canta inizialmente nel coro della chiesa e poi presso alcune compagnie private.

Nel 1892 canta a Lemberg, come soprano solista nel "Messiah" di G. F. Händel.

Studia al Conservatorio di Lemberg con Walery Wysocki e poi a Milano con Fausta Crespi.

 

Il 15 aprile 1893 Salomea debutta nell'opera, a Lemberg, in un ruolo da mezzosoprano, Leonora di Guzman in La favorita di Gaetano Donizetti.

In seguito canterà a Odessa, Cracovia, Tblisi in ruoli sopranili come,  Leonora di Vargas in La forza del destino, Mimì in La bohème di G. Puccini, Elsa di Brabante in Lohengrin.

 

Il 26 dicembre 1895 canta per la prima volta in Italia, a Cremona, nel ruolo di Manon in Manon Lescaut di G. Puccini, in seguito, il 12 gennaio 1896 sarà Valentina in Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer e infine a febbraio come Marion Delorme nell'omonima opera di Amilcare Ponchielli. 

 

Nel 1897 è a Santiago del Cile. Tra il 1898 e il 1902 Salomea sarà impegnata al Teatro Imperiale di Varsavia con il "titolo" di Primo soprano.

 

Agli inizi del 1900 canta in Aida (ruolo del titolo), nella sala del Conservatorio di San Pietroburgo, a fianco di Enrico Caruso al suo debutto nel ruolo di Radamès, e il ruolo di Amelia in Un ballo in maschera, che ripeterà anche al Teatro Marijnskj (20 gennaio). Sarà poi Maria in La Resurrezione di Lazzaro di Lorenzo Perosi e, nella stessa sera, canta come soprano solista nello Stabat Mater di G. Rossini, poi il 2 marzo interpreta il ruolo del titolo in Maria di Rohan di G. Donizetti, tutte a fianco di Enrico Caruso e Mattia Battistini. 

 

Il 14 ottobre 1901 al Teatro Imperiale di Varsavia sarà Aida, il 16 ottobre Amelia (Un ballo in maschera) e, il giorno ventotto, Margherita ed Elena in Mefistofele di A. Boito, tutte ancora in compagnia di Enrico Caruso.

 

Nel 1902 all'Opéra di Parigi canta il ruolo di Elsa in Lohengrin.

In seguito la troveremo nei più importanti teatri internazionali, tra cui molti italiani dove sarà meglio conosciuta con il nome italianizzato di "Salomea Krusceniski".

È questo il periodo in cui il soprano ucraino amplierà il repertorio con una varietà di titoli che andranno da Tristano e Isotta, Walkiria, Crepuscolo degli Dei, a Mefistofele, La Gioconda, Adriana Lecouvreur, Louise di G. Charpentier, La Dama di Picche di P. I. Čajkovskij, ecc.

 

Il 28 maggio del 1904, su espressa richiesta di Giacomo Puccini, al Teatro Grande di Brescia, sotto la guida della magistrale bacchetta di Cleofonte Campanini, porterà a trionfale successo la ripresa di quella Madama Butterfly che il 17 febbraio, al suo esordio alla Scala, subì un clamoroso fiasco. Riprenderà il ruolo nell'ottobre del 1905 al Teatro Comunale di Bologna con la direzione di Arturo Toscanini.

 

Il 26 dicembre 1904 debutta al Teatro Costanzi di Roma nel ruolo di Aida a fianco di Giovanni Zenatello. Seguiranno: Brunilde in La Walkiria con Maria Farneti nel ruolo di Siglinda (24.1.1905) - Adriana in Adriana Lecouvreur di F. Cilea con Giovanni Zenatello nel ruolo di Maurizio di Sassonia (18.2.1905) - 

ancora Brunilde in La Walkiria (26.12.1908) - Cio-Cio-San in Madama Butterfly con Giuseppe Acerbi (Pinkerton) e Giuseppe De Luca (Sharpless) (27.1.1909) - Finisce le sue presenze al Teatro Costanzi con l'opera Paolo e Francesca di Luigi Mancinelli (Francesca) con José Palet nel ruolo di Paolo e Domenico Viglione-Borghese in quello di Giovanotto (27.4.1911).

 

Il 26 dicembre 1906 con la direzione di Arturo Toscanini e a fianco di Giuseppe Borgatti, canta alla Scala di Milano nella prima milanese di Salome di Richard Strauss, le cronache del tempo raccontano, non prive di meraviglia, che fu essa stessa a eseguire "la danza dei sette veli".

Vari decenni dopo Arturo Toscanini avrebbe confidato a un amico che quest'ultima era stata l'unica donna di cui egli fosse stato pazzamente innamorato e che gli avesse detto di no. (Aneddoto tratto dal libro "Toscanini" di Harvey Sachs, edizioni EDT Musica) - Il 31 gennaio 1907 è Isotta in Tristano e Isotta di R. Wagner con Giuseppe Borgatti (Tristano), Pasquale Amato (Kurvenaldo), Nazzareno De Angelis (Marke), Direttore Toscanini -  Il 15 aprile 1907 canta nella prima assoluta di Gloria di Francesco Cilea (Ruolo del titolo), suoi compagni di scena: Giovanni Zenatello (Lionetto), Pasquale Amato (Folco de' Bardi), Nazzareno De Angelis (Aquilante de' Bardi), direttore Arturo Toscanini - Elettra di R. Strauss (ruolo del titolo) nella prima italiana dell'omonima opera di Richard Strauss (6.4.1909) - Infine si congeda dal massimo teatro milanese interpretando Fedra nella prima assoluta dell'omonima opera di Ildebrando Pizzetti a fianco di Fanny Anitua (Etra) e Edoardo di Giovanni nome italianizzato di Edward Johnson (Ippolito).

 

Dal 1910 in poi vive per lo più in Italia, nel nostro paese troverà anche marito, un avvocato italiano, Cesare Riccioni. I due novelli sposi sceglieranno di celebrare la cerimonia nuziale a Buenos Aires, città questa, dove, nel 1906, Salomea aveva riscosso i suoi successi più clamorosi con La Wally di A. Catalani e La Walkiria (Brunilde) entrambi dirette da Arturo Toscanini, e più tardi, nel 1910, in Louise di Charpentier e nell'anteprima per Buenos Aires, de Il Crepuscolo degli Dei ancora nel ruolo di Brunilde, personaggio questo che l'11 marzo 1911 porterà anche al Teatro Massimo di Palermo sotto la direzione del maestro Leopoldo Mugnone.

 

Nel decennio che seguirà Salomea, canterà sopratutto in Italia e soggiornerà a Viareggio con il marito diventato nel frattempo sindaco della città toscana.

 

Nel 1919/1920, anni in cui parteciperà ai suoi ultimi spettacoli lirici, troviamo il soprano ucraino al Teatro di San Carlo a Napoli nel ruolo di Loreley nell'omonima opera di A. Catalani a fianco di Francesco Merli (29.12.1919), ed Elsa di Bramante in Lohengrin con Francesco Merli (Lohengrin), Benvenuto Franci (Telramondo), Sara Bosisio (Ortruda), direttore Leopoldo Mugnone (9.3.1920)

 

Nel 1923 Salomea Krusceniski inizierà la seconda parte della sua carriera, quella dedicata al canto "solista", parteciperà, infatti, a numerosi concerti in diversi paesi, esibendosi in un vasto repertorio tra cui molte canzoni popolari ucraine accompagnandosi da sola al pianoforte.

 

Nel 1928 appare per la prima volta nel continente nord americano, compiendo una Tournée negli Stati Uniti e in Canada.

 

Sul finire degli anni Trenta Salomea smetterà completamente di cantare.

 

Nel 1940 dopo la scomparsa del marito, ritorna in patria nella sua Lemberg, ma le sarà fatale. Finita la seconda Guerra Mondiale, sarà costretta a rimanere dietro la "Cortina di ferro" per il resto della vita.

 

Si dedicherà all'insegnamento al Conservatorio di Lemberg.

 

Bella, avvenente e colta (per amor suo il pittore fiorentino Manfredo Manfredini si tolse la vita), Salomea aveva un repertorio che comprendeva circa sessanta ruoli.

 

Voce potente di soprano drammatico, molto estesa, con un brillante registro superiore somigliante al soprano Falcon, pur non esente da alcune irregolarità che la riproduzione in disco ha sicuramente amplificato.

 

Solomiya Krushelnytska, morirà a Lemberg (ormai divenuta definitivamente Leopoli) il 16 novembre 1952.

 

Lascia poco più di una ventina di registrazioni d'arie d'opera che comprendono tra l'altro, brani da: Mefistofele, Tosca, Wally, Adriana Lecouvreur, Madama Butterfly, Peer Gynt, Forza del destino, Aida, Walkiria, Loreley, Africana. Incise tra il 1903 e il 1915 per la G&T di Varsavia e la Fonotipia di Milano e alcune incisioni di arie da camera e di canzoni popolari ucraine.

 

© Pietro Sandro Beato  2016