Giuseppina Zinetti - Mezzosoprano

Guseppina Zinetti - mezzosoprano

Nata a Ferrara nel 1889  (altre fonti indicano come data di nascita l’anno 1884.)

Morta a Milano il 31gennaio 1973.

 

Giuseppina Zinetti, nata Giuseppina Marconi.

Studia canto a Milano con Oreste Poli.

Giovanissima sposa il direttore d’orchestra Gaetano Zinetti (1873-1911), dal quale prenderà il cognome Zinetti, che unito al nome di battesimo, diventerà il “suo” nome in arte. Dopo il matrimonio, Giuseppina, diventerà madre di due figlie Dora e Lina.


Il 17 aprile 1912 debutta al Teatro Dal Verme di Milano come La mulatta Bersi ancora con il doppio nome "Marconi-Zinetti" in Andrea Chénier di Umberto Giordano.

Il 25 aprile 1913 e al Teatro Massimo di Palermo nel doppio ruolo di Annina e Flora in La traviata di G. Verdi, vi ritornerà, artista ormai celebre e affermata, il 19 aprile del 1921 nel ruolo di Carmen con Miguel Fleta quale Don José, e infine, nel 1932 come Ottaviano in Il cavaliere della rosa di R. Strauss.

 

Attraversato l’oceano, il 25 maggio 1913, debutta al Teatro Colón di  Buenos Aires, nel ruolo della Contessa di Ceprano in Rigoletto, con Riccardo Stracciari nel ruolo del titolo, Giuseppe Anselmi e Maria Barrientos. Continuerà la stagione al Teatro Colón cantando in La traviata (Flora) con Tito Schipa, Maria Barrientos e Riccardo Stracciari, e poi in Feuersnot di R. Strauss (Ursula) con Salomea Krusceniski, Riccardo Stracciari e la direzione di Antonio Guarnieri.

 

Nell’autunno dello stesso anno è al Teatro Dal Verme di Milano, come Flora in Traviata a fianco di Tito Schipa.

Nel maggio del 1914 ritorna a Buenos Aires, dove interpreta il ruolo del secondo scudiero in Parsifal, con Charles Rousselière, Carlo Galeffi e Nazzareno De Angelis, poi quello di Puck in Oberon di C.M. von Weber, conclude la stagione con il ruolo di Marthe nel Faust di C. Gounod a fianco di Alessandro Bonci, Nazzareno De Angelis, Linda Cannetti e Carlo Galeffi.

 

Nel biennio 1915/16 canta al Teatro Costanzi di Roma nei ruoli di, Fëdor in Boris Godunov (26.12.1915) con Eugenio Giraldoni nel ruolo del titolo; Suzuki in Madama Butterfly (15.1.1916) con Giuseppina Baldasarre-Tedeschi e Aureliano Pertile; La madre in Louise di G. Charpentier (1.2.1916) con Aureliano Pertile; Emilia in Otello (6.4.1916) con Icilio Calleja; Pantalis e Marta in Mefistofele (26.12.1916) con Beniamino Gigli.

 

Il 28 marzo del 1917 a Giuseppina Zinetti si presenta l’occasione che le cambierà la vita artistica. Durante una produzione del Trovatore al Teatro Costanzi di Roma, il mezzosoprano Gabriella Besanzoni, titolare del ruolo di Azucena, si ammala, e Giuseppina è destinata a sostituirla nel ruolo. Da questo momento in poi abbandonerà i secondi ruoli. Nell’aprile dello stesso anno, sempre al Teatro Costanzi, sarà Maffio Orsini in Lucrezia Borgia. Poi a Barcellona, nel gennaio 1918 Azucena nel Trovatore, e in settembre in Mignon al Petruzzelli di Bari, tale fu il successo di pubblico e di critica a Bari, che fu impegnata anche per la stagione invernale nelle opere, Aida (Amneris), Gioconda (Laura) e Carmen, opera quest’ultima in cui Alfredo Giovine ebbe a scrivere:

 “maestosa e imponente, Giuseppina Zinetti impersonava il ruolo della sigaraia con superbi accenti artistici…”.

Carmen diverrà un suo “cavallo di battaglia”, che nell’immediato futuro eseguirà anche a Genova, Firenze,

Torino e Cremona, aggiungendo nel 1920, le città di Vienna, Budapest, Bergamo, Rovigo e Piacenza.

Il 24 gennaio 1920 al Teatro Verdi di Trieste debutta nel ruolo di Amneris (Aida) a fianco di Tina Poli-Randaccio e Miguel Fleta.

Il 31 luglio debutta all’Arena di Verona (sarà anche la sua unica volta) nel ruolo di Amneris, ancora con Tina Poli-Randaccio e con Alessandro Dolci e poi Aureliano Pertile (in una sola recita il 15 agosto), come Radamès e la direzione di Pietro Fabbroni.

 

Nel gennaio del 1921 debutta il ruolo di Dalila (Sansone e Dalila di Camille Saint-Saëns) al Teatro Verdi di Trieste a fianco del tenore maltese Icilio Calleja.

 Nel 1922 si presenta a Trieste per il terzo anno consecutivo quale Ottaviano in Il Cavaliere della Rosa con Maria Labia e Pavel Ludikar, direttore Gino Marinuzzi. Sempre a Trieste, questa volta al Teatro Rossetti sarà Carmen (3 novembre).  

Il 14 ottobre torna a Milano al Teatro Dal Verme come Azucena in Il trovatore, con Tina Poli-Randaccio, e John O'Sullivan nel ruolo di Manrico, direttore Antonio Guarnieri.

Nel 1923 amplia il suo repertorio con il ruolo di Margherita in La dannazione di Faust di E. Berlioz.

 

Il 22 novembre sarà Amneris al Costanzi di Roma in un’unica rappresentazione straordinaria di Aida in onore dei reali di Spagna, suoi compagni di palcoscenico furono: Tina Poli-Randaccio, Bernardo De Muro, Enrico Molinari, direttore Pietro Mascagni.

Alla fine dell’anno ritorna ancora una volta a Trieste per debuttare il ruolo di Fedora.

 

Nell’inverno del 1924 è presente al Cairo e ad Alessandria d’Egitto con AidaCarmen e Sansone e Dalila.

Debutta in Olanda (Amsterdam, Rotterdam e L'Aia) con CarmenFedora e Aida.

 

Il 4 dicembre 1924 debutta al Teatro alla Scala di Milano come Carmen a fianco di Ines Alfani-Tellini, Giulio Crimi e Benvenuto Franci, direttore Vittorio Gui, ottenendo un grande successo, vi ritornerà come Amneris nel febbraio del 1925 a fianco di Giannina Arangi-Lombardi, Aureliano Pertile e Benvenuto Franci, direttore Ettore Panizza.

 

Nel mese di novembre del 1925, Giuseppina Zinetti è a Barcellona, dove al Teatro del Liceu interpreta il ruolo di Carmen a fianco di Miguel Fleta. In una critica dell’evento apparsa su “La Vanguardia”, si può tra l’altro leggere:

 “…Miguel Fleta debuttava al Liceu e, sebbene il suo sia stato il più grande trionfo della serata, l’affascinante Giuseppina Zinetti ha ricevuto una gran parte degli applausi…”.

In seguito canterà per la prima volta in Orfeo ed Euridice di Gluck, ottenendo un esaltante successo, da lei ricordato come uno dei suoi più grandi successi della sua carriera, tanto da doverlo ripetere ogni anno, in tutti tre gli anni che si esibì al Teatro del Liceu. Dopo i grandi successi al Liceu, Giuseppina Zinetti si produsse a Maiorca e in diverse città della Spagna.

 

Nel gennaio del 1926 torna alla Scala con Aida e Carmen, poi a Trieste con Il cavaliere della rosa.

 

Il 5 maggio inizia dal Teatro Principal di Valencia un tour in varie città spagnole con La Favorita a fianco di Miguel Fleta, suo partner anche in Carmen e Aida. Durante questa tournée ci furono molte lamentele del pubblico per l’esagerato aumento del prezzo dei biglietti, tuttavia Il teatro di ogni città toccata dai due illustri artisti presentava sempre il cartello “Tutto esaurito”.

 

Il 25 giugno s’imbarca da Bilbao per unirsi alla compagnia di Walter Mocchi in partenza per Rio de Janeiro e San Paolo, dove nell’arco di due mesi, si esibirà in Carmen, Aida, Sansone e Dalila e per l’unica volta nella sua carriera in Don Quichotte di J. Massenet e Don Carlo di G. Verdi.

Ultimata la tournée Sudamericana, Giuseppina Zinetti, ritorna a Barcellona, dove la attende una lunga stagione. Il 16 novembre è Carmen a fianco di Miguel Fleta, canta poi in La Favorita, per la prima volta in Lohengrin (Ortruda) con Hina Spani, Miguel Fleta e Apollo Granforte, Aida (Amneris), con lo stesso cast di LohengrinUn ballo in maschera (Ulrica), con Alessandro Bonci, Hina Spani e Riccardo Stracciari e in Orfeo ed Euridice di Gluck.

 

Il 3 febbraio 1927 si presenta al pubblico della Scala in veste di Carmen per il terzo anno consecutivo, mentre il 17 dello stesso mese, fortemente acclamata e festeggiata dal pubblico,  si ripresenta per la seconda volta, dopo l’inaugurazione della stagione 1923/24, nel ruolo della sigaraia al Teatro Regio di Parma, a fianco di Antonin Trantoul (Don José) e Victor Damiani (Escamillo).

Il 9 settembre è al Teatro La Fenice di Venezia come Isabella nell’Italiana in Algeri di G. Rossini, e, il 28 canta nel ruolo della protagonista nella prima mondiale di La Fata Malerba di Vittorio Gui, opera che subì un fiasco clamoroso e dovette essere abbandonata dopo la seconda recita.

 

Ritorna a Barcellona con CarmenAidaOrfeo ed Euridice, La Gioconda (Laura), Sansone e Dalila e un nuovo ruolo: Fricka in La Walkiria di R. Wagner.

 

Parte per una lunga tournée in Australia con un gruppo di artisti italiani di grande fama, tra cui: Toti dal Monte, Lina Scavizzi, Enzo De Muro Lomanto, Francesco Merli, Apollo Granforte, ecc. mentre tra gli artisti stranieri figuravano, tra gli altri, i celebri John Brownlee e Hina Spani. Le città toccate dal tour furono, Geelong, Melbourne, Sydney, Adelaide e Perth. Giuseppina Zinetti cantò in diciassette recite di Aida, otto di Lohengrin, due di Trovatore e due di Carmen, queste ultime due eseguite entrambi a Melbourne.

 

A dicembre canta in Aida, Il TrovatoreLa Favorita, Carmen e Orfeo al Liceu di Barcellona.

La sua carriera internazionale volge al termine, nel 1930 canta ancora al Teatro Reale dell’Opera di Roma in Il matrimonio segreto di D. Cimarosa (Fidalma), ruolo che ripeterà al Regio di Torino e a Salisburgo nel 1931.

Il 29 novembre 1931 canta per l’EIAR (attuale RAI) nella prima mondiale di Maggiolata Veneziana di Rito Selvaggi.

 

Il 26 marzo del 1936 darà l’addio alle scene al Teatro Vittorio Emanuele di Torino con il ruolo della zia Principessa in Suor Angelica di G. Puccini, a fianco di Magda Olivero nel ruolo del titolo.

 

Ritiratasi dalle scene, si dedica all’insegnamento del canto.

     

Sua figlia Lina Zinetti ha avuto una carriera di successo come cantante d'opera, ha poi insegnato canto nella stessa abitazione, dove aveva insegnato la madre.

 

Giuseppina Zinetti, muore a Milano 31 gennaio 1973.

 

Lascia alcuni interessanti dischi a 78 giri incisi nella seconda metà degli anni Venti e oggi riversati in CD dalla casa discografica “Lebendige Vergangenheit” e l’incisione completa di Il trovatore (Azucena) con Francesco Merli (Manrico), Bianca Scacciati (Leonora), Enrico Molinari (Il conte di Luna), Corrado Zambelli (Ferrando), direttore Lorenzo Malajoli, inciso tra il 10 e il 23 maggio del 1930 su 28 facciate a 78 giri per la Columbia di Milano, e oggi riversato in CD.

 

© Pietro Sandro Beato 2017