Renato Zanelli - baritono/tenore

Renato Zanelli - tenore e baritono

Nato a Valparaiso (Cile) l’1 aprile 1892

Morto a Santiago (Cile) il 25 marzo 1935

 

Renato Zanelli nasce in Cile a Valparaiso, da padre italiano e madre cilena.

Il padre Ottorino, nato a Savona, emigra in Cile a Tarapacá, dove trova fortuna nell’industria del nitrato di potassio, o salnitro.

Sposa Margherita Morales di Santiago, pianista e pittrice dilettante, dalla quale oltre a Renato avrà altri sei figli, tra cui il famoso Carlos Zanelli-Morales in arte “Carlo Morelli“ (1897-1970) baritono di successo che cantò in Italia e anche al Metropolitan di New York in tutte le stagioni dal 1935 al 1940 e Florencio Zanelli maestro di canto al Teatro Municipal di Santiago. Alla notorietà della famiglia Zanelli, si aggiungerà Juan Zanelli (1906-1944), padre dell’automobilismo cileno e vincitore a Le Mans e al Gran Premio di Barcellona, figlio di un fratello di Ottorino e cugino di Renato, Carlos e Juan.

 

Nel 1894 il piccolo Renato sbarca in Europa. La sua formazione educativa si svolgerà, prima a Neuchâtel in Svizzera e in seguito a Torino in Italia.

 

Torna in Cile nel 1911 per lavorare nella Compagnia di suo padre a Valparaiso.

In occasione di una riunione conviviale, il tenore italiano Angelo Querzé (che aveva cantato nella prima locale di Otello nel 1894), sente cantare Renato e lo invita a studiare con lui. Dopo tre anni di studi, nel settembre del 1916, Renato Zanelli debutta al Teatro Municipal di Santiago, come baritono, in Faust di C. Gounod (Valentin).

L’anno seguente canta a Montevideo (Uruguay) in Pagliacci (Tonio) e Il trovatore (Conte di Luna), quest’ultima ripetuta a Santiago nel settembre del 1917.

 

Nel 1918 si reca a New York, dove incontra il basso spagnolo Andrés de Segurola (1874-1953) anch’egli allievo del Querzé, de Segurola presenterà Renato Zanelli al General Manager del Metropolita Giulio Gatti-Casazza (1869-1940), dal quale ottiene un’audizione, che terminerà con un ottimo successo, tanto da essere assunto come primo baritono al Metropolitan. Una settimana dopo firma un contratto con la casa discografica Victor Talking Machine Company, la quale lo impegnerà per 20 registrazioni.

Debutta al Metropolitan il 19 novembre 1919 come Amonasro in Aida con Claudia Muzio, Giovanni Martinelli e Gabriella Besanzoni. Canta per questo teatro come baritono fino al 1923 in Pagliacci (Tonio), Forza del destino (Don Carlo di Vargas), Le Coq d’Or di Rimskij-Korsakov (Dodon), Il trovatore (Conte di Luna), Faust (Valentin), al fianco di colleghi famosi come: Enrico Caruso, Claudia Muzio, Giulio Crimi, Emmy Destinn, Rosa Ponselle, Maria Barrientos, Lucrezia Bori, Geraldine Farrar, ecc.

Ha inoltre cantato in altre città degli Stati Uniti in, La Damnation de Faust (di H. Berlioz), CarmenLucia di LammermoorRigolettoLa Gioconda e La traviata.

 

La sua ultima apparizione come baritono sarà al Central Park di New York in un concerto all'aperto, come Iago in una “selezione” da Otello a fianco del famoso tenore portoricano Antonio Paoli.

Non completamente soddisfatto delle opportunità che gli offriva il Metropolitan, si reca in Italia, dove sotto la guida dei maestri Fernando Tanara e Dante Lari, cambia “corda” studiando da tenore.

Il suo debutto come tenore avviene il 28 ottobre 1924, con La traviata (Alfredo) al Politeama Giacosa di Napoli, dove nel novembre dello stesso anno canta anche nel ruolo di Raoul in Gli Ugonotti.

Nel 1925 aggiunge al suo repertorio La Fanciulla del West (Dick Rance),  Il trovatore (Manrico),  Tosca (Cavaradossi) e Norma (Pollione) opera che nello stesso anno canterà anche al Regio di Parma (26 dicembre) con Vera Merighi Rutili nel ruolo del titolo e Irene Minghini Cattaneo in quello di Adalgisa.

 

Il 3 novembre 1925 al Politeama Chiarella di Torino canta per la prima volta nel ruolo di Otello. Sarà questa l’opera che lo renderà celebre.

Nel 1926 lo troviamo al Teatro Colón di Buenos Aires come Manrico in Il trovatore. Nello stesso anno canta al Teatro Dal Verme di Milano, in Lohengrin (ruolo del titolo) e Mefistofele di A. Boito (Faust). Nel 1927, appare in Egitto: con OtelloL'Africana di G. Meyerbeer e Mefistofele di A. Boito. A questo punto della carriera Renato Zanelli, era considerato il miglior Otello in circolazione portando questo ruolo in molti importanti teatri.

 

Nel 1928 ottiene un grande successo interpretando il Moro verdiano, al Covent Garden di Londra.

Torna in Cile da cantante famoso, qui canterà in LohengrinPagliacciCarmenOtello e nella prima locale di Tristano e Isotta (in versione italiana), che fu anche il suo debutto quale Tristano.

Nella stagione 1929/1930 canta al Teatro Reale dell’Opera di Roma in Tristano e Isotta (26.2.1929) con Lilly Hafgreen (Isotta), Fanny Anitua (Brangania), Giacomo Vaghi (Re Marke), Direttore Gino Marinuzzi (che riprenderà poi con la stessa compagnia, tranne Ebe Stignani nel ruolo di Brangania, nel gennaio del 1930); La Walchiria (28.12.1929) con Lilly Hafgreen (Brunilde), Giuseppina Cobelli (Siglinde), Nazzareno De Angelis (Wotan) con la direzione di Gino Marinuzzi; La forza del destino (14.1.1930) con Iva Pacetti (Donna Leonora), Gaetano Viviani (Don Carlo), Nazzareno De Angelis (Padre guardiano), sempre con la direzione di Marinuzzi, e nella prima mondiale di Lo Straniero di Ildebrando Pizzetti (29.4.1930) nel ruolo del titolo e con Maria Zamboni in quello di Maria, direttore Gino Marinuzzi.

Nel giugno 1930 ritorna al Covent Garden ancora con Otello.

L’11 dicembre 1930 Renato Zanelli debutta al Teatro alla Scala di Milano con Tristano e Isotta (Tristano) mentre Giuseppina Cobelli cantava nel ruolo di Isotta, direttore Victor De Sabata, seguito da Lo Straniero di I. Pizzetti (8.1.1931) con Maria Caniglia nel ruolo di Maria e Carlo Tagliabue in quello di Scèdeur, direttore, l’autore.

 

Il 17 settembre 1931 canta al Teatro Dal Verme di Milano in Otello, dove nell’occasione, il ruolo di Iago era interpretato dal fratello Carlo Morelli, dirigeva il maestro italo-cileno Alfredo Padovani, mentre tra il pubblico sedeva la loro madre Margherita.

Nel 1932 torna al Teatro alla Scala (17 gennaio) e a Roma (24 febbraio) ancora come Tristano, e poi come Siegmund in La Walkiria al Teatro Regio di Parma al fianco di Carmen Melis (25 dicembre).

 

Nel maggio 1933 torna in Sud America al Teatro Colón quale interprete di Dèbora e Jaéle di Ildebrando Pizzetti (Re Sisera) con Gilda Dalla Rizza (Jaéle) e Luisa Bertana (Deborah)  e in Norma (Pollione) a fianco della “divina” Claudia Muzio.

Torna al paese natale, dove al Teatro Municipal canta in Andrea ChénierToscaIl trovatorePagliacciMefistofele e Aida.

Il 12 e 15 ottobre 1933, Renato Zanelli canta a Santiago, l’ultimo Otello della sua vita.

 

La sua ultima apparizione in patria la farà in un concerto nella città di Osorno (Cile) il 25 ottobre 1933.

Nel febbraio  del 1934 ritorna negli Stati Uniti, dove canta ancora in opera e in concerto. Tuttavia, lo stato di avanzamento della sua malattia, un tumore al rene, non gli permetterà di ottemperare a tutti gli impegni.

Tornato in Cile, è sottoposto a un intervento chirurgico, ma il fisico troppo debilitato dalla malattia, dopo l’operazione non regge a lungo.

 

Muore il 25 marzo 1935, una settimana prima di compiere i quarantatre anni.

 

Sufficientemente numerose ed esaustive, sono le sue incisioni, che possiamo così classificare.

1919-1921 - Canzoni e arie da opera sia come baritono, sia come tenore per la “VICTOR” Statunitense.

1924-1925 - Arie da opere per la “Voce del padrone” (HMV) di Milano

1928 - Arie da opere per la HMV di Londra.

1929/1931 - Arie da opere per “Voce del padrone” (HMV) di Milano

Tutte le arie incise nella corda da baritono e quattro arie tratte da Andrea Chénier, Carmen e Otello, incise in quella da tenore. Sono state ristampate in CD dalla casa discografica “PEARL” con la sigla: GEMM CD 9028.

 

 

©  Pietro Sandro Beato  2018