Gina Cigna - Soprano

Soprano Gina Cigna

Nata ad Angers (Parigi) il 6 marzo 1900

Morta a Milano 26 giugno 2001

 

Genèvieve Cigna

in arte

GINA CIGNA

 

 

 

La sua famiglia proveniva da Cogne ridente località ai piedi del massiccio del Gran Paradiso, trasferitasi poi in Francia.

Genèvieve nasce ad Angers un comune a sud-ovest di Parigi nel dipartimento della Loira il 6 marzo 1900.

Il padre Ernest, generale dell’esercito francese, oltre all'Accademia militare aveva frequentato la prestigiosa scuola parigina di Saint-Cyr. La madre, Alice Charles, ottima pianista, avviò agli studi del pianoforte la piccola Genèvieve sin dall'età di cinque anni.

Frequenta il Conservatorio di Parigi e si diploma brillantemente in pianoforte, perfezionandosi in seguito con il pianista e direttore d’orchestra svizzero Alfred Cortot (1877-1962).

Inizia la carriera di concertista esibendosi a Parigi e in altre località francesi.

Tuttavia, pur in contrasto con la famiglia, Genèvieve si appassiona molto presto al canto, abbandonando l’attività concertistica.

Sceglie come insegnate il celebre soprano francese Emma Calvé (1858-1942), con lei studia per un periodo di circa sette anni, prendendo nel frattempo anche alcune lezioni con Hariclea Darclée (1860-1939), il soprano rumeno che fu la creatrice del ruolo di Tosca nel 1900.

 

Nel 1921 raggiunta la maggiore età, sposa Maurice Sens di vent’anni più vecchio di lei, dalla loro unione nascerà: Pierre.

 

Su consiglio di Emma Calvé, debutta in Italia, dove il suo talento sarebbe stato più adeguatamente apprezzato che in Francia.

Raggiunge Milano con i tasca una lettera di presentazione del famoso soprano francese, indirizzata all'agente teatrale Enrico Barbacini, il quale, dopo averla ascoltata in alcune arie, decide di fissarle un’audizione con il maestro Arturo Toscanini.

 

Il 28 gennaio 1927, debutta ufficialmente con il cognome del marito (Genèvieve Sens) al Teatro alla Scala quale Freja In L’Oro del Reno con la direzione Ettore Panizza e a fianco di Bruna Castagna (Erda), Alessandro Dolci (Loge) e Luigi Rossi-Morelli (Wotan). In aprile è Xenia in Boris Godunov, con la direzione di Arturo Toscanini e Carlo Galeffi quale interprete del titolo. Infine, in maggio, sempre con il cognome del marito, partecipa nel ruolo di Igrana a una produzione di Arianna e Barbablù di Paul Dukas, nuovamente con la direzione di Arturo Toscanini.

Tra il 1927 e il 1945, Gina Cigna sarà molto presente nel massimo teatro milanese.

Riportiamo di seguito le produzioni rintracciate nelle quali si è prodotta Gina Cigna nella sua carriera al Teatro alla Scala.

1929, Don Giovanni (Donna Elvira) - 1930, Tannhäuser (Elisabetta) - 1932, Andrea Chénier (Maddalena) - 1933, Aida (ruolo del titolo), Nabucco (Abigaille) - 1934,  Gioconda (ruolo del titolo), Isabeau (ruolo del titolo), La traviata (Violetta  Valéry), Il figliol prodigo di A. Ponchielli (Jeftele) - 1935, La fiamma di Ottorino Respighi (Silvana), Turandot (ruolo del titolo), La straniera di V. Bellini (Alaìde), Aida (ruolo del titolo), Ernani (Elvira) - 1936, La Gioconda (ruolo del titolo) - 1938, Aida (ruolo del titolo), Tosca (Floria Tosca) - 1939, Turandot (ruolo del titolo), Nerone di A. Boito (Asteria) - 1940, La forza del destino (Donna Leonora) - 1941, Turandot (ruolo del titolo) - 1942, Francesca da Rimini di R. Zandonai (Francesca), Dafne di R. Strauss (ruolo del titolo) - 1943,  Un ballo in maschera (Amelia) - 1944, Turandot (ruolo del titolo) - 1945, La Gioconda (ruolo del titolo).

 

Tra il 1927/29 Si ritira dalle scene per circa due anni cercando di perfezionarsi ulteriormente.

 

Ritorna in palcoscenico il 18 luglio 1929, come Gina Cigna, all’Arena di Verona nel ruolo di Margherita in Faust a fianco di Ezio Pinza. A Verona sarà presente inoltre come Norma (25.7.1935) con Francesco Merli, Ebe Stignani e Tancredi Pasero, direttore Gino Marinuzzi; Loreley (1.8.1935) con Francesco Merli, Carlo Tagliabue e Licia Albanese; Tosca (1.8.1937) con Giuseppe Lugo e Mario Basiola e Turandot (7.8.1937) con José Luccioni e Mafalda Favero, direttore Vittorio Gui.

 

Nel 1930 debutta al Teatro Sociale di Varese, quello che sarà uno dei suoi cavalli di battaglia, Turandot,  e ad Alessandria (Stadio Marengo) La Gioconda.

Mentre al Teatro Cagnoni di Vigevano debutta in Norma, altro titolo che illuminerà la sua carriera.

nel 1931 debutta al Teatro La Fenice di Venezia con Norma, seguiranno:

La Gioconda con Alessandro Granda (1935); Un Ballo in Maschera con Armando Borgioli e la direzione di Vittorio Gui (1939); Aida, direttore Antonino Votto (1940); Jenufa (La campanara Burya, 1941), Turandot (1942) e La Gioconda, rappresentata all'aperto in campo Sant'Angelo nel 1945.

 

Nello stesso anno Gina Cigna si fa conoscere all’estero nelle città di Lisbona e poi Nizza, mentre l'anno successivo varca l’oceano per recarsi in Argentina dove, il 25 maggio, debutta al Teatro Colón di Buenos Aires nel ruolo di Aida a fianco di Giacomo Lauri Volpi.

Nella stessa stagione canterà anche in Tosca (31 maggio) con Lauri Volpi e Galliano Masini nel ruolo di Mario Cavaradossi e Victor Damiani in quello del barone Scarpia; Turandot (5 luglio) con Francesco Merli; Norma (29 luglio) con Francesco Merli e Luisa Bertana; Lo zar Saltan di Rimsky-Korsakov (La Zarina Militrisa, 5 agosto) a fianco di Galliano Masini; Loreley (12 agosto) con Francesco Merli nel ruolo di Walter.

Ritornerà al Teatro Colón nel 1939 con Turandot, Aida e Bizanzio di Ettore Panizza.

 

Il 5 marzo 1932 affronta un altro importante debutto, Violetta Valery in La traviata di Verdi al Teatro Reale dell’Opera di Roma con Galliano Masini. Nel massimo teatro romano sarà presente inoltre negli anni 1931 con Loreley - 1933 La Gioconda - 1936 Un ballo in maschera, La Fiamma di O. Respighi (Silvana), La Gioconda, Aida - 1938 Un ballo in maschera, La Gioconda, Turandot, Aida, Isabeau, La Nave di Italo Montemezzi (Basiliola) - 1939 Tosca, Ernani, Il trovatore, Loreley -  1940 Alceste - 1941 Don Carlo - 1942 La Gioconda - 1943 Turandot.

 

Nel 1933 debutta nei teatri di Londra e Parigi, Covent Garden e Opéra Garnier.

 

Il 10 luglio 1934 in occasione del centenario della nascita di Amilcare Ponchielli, in compagnia di Beniamino Gigli, Mario Basiola e Tancredi Pasero, affronta a Cremona, il ruolo del titolo in La Gioconda sotto la magistrale bacchetta di Tullio Serafin.

Nel 1934 per i microfoni dell'EIAR, ossia la radio italiana, affronterà: 

Don Carlo, Loreley e Norma.


La fine degli anni Trenta sono per Gina Cigna l’inizio di una svolta risolutiva per la sua carriera, che la porterà ad essere ricordata come uno dei soprani drammatici più rappresentativi del periodo.

 

Il 6 febbraio 1937 debutta al Teatro Metropolitan di New York come Aida con una compagnia stellare: Giovanni Martinelli (Radamès), Bruna Castagna (Amneris), Ezio Pinza (Ramfis), Carlo Morelli (Amonasro), direttore Ettore Panizza. Tuttavia nel maggiore teatro newyorchese canterà solo per una stagione, producendosi in sei titoli: Aida, Il trovatore, La Gioconda e Norma, tutte a fianco di Giovanni Martinelli; Don Giovanni (Donna Elvira) con Ezio Pinza nel ruolo del protagonista. La sua ultima apparizione avverrà il 22 gennaio 1938 in Cavalleria rusticana (Santuzza) con Frederick Jagel (Turiddu) e Carlo Tagliabue (Alfio).

 

Ritorna al Covent Garden di Londra diretta da Sir John Barbirolli e con Giovanni Martinelli e Lawrence Tibbett in Tosca.

Di seguito è presente a Monaco di Baviera con Aida e Messa da Requiem di G. Verdi, direttore Victor De Sabata.

 

In ottobre debutta al War Memorial Opera House di San Francisco con Aida (15.10), seguono Un ballo in maschera (20.10); La traviata (30.10) e Norma (13.11). Esclusa La traviata, dove Alfredo era Charles Kullman, nelle altre tre opere è sempre affiancata dal tenore Giovanni Martinelli.

Poi a Chicago con Norma e La Gioconda.                                                                                                                                                                                            

Nel 1939 è ancora a Londra quale Tosca con Beniamino Gigli e Mario Basiola, direttore Vittorio Gui (9 maggio) e, in seguito, accanto ad un giovane Jussi Björling sarà Leonora in Il trovatore (12 maggio).

 

Tra il 18 agosto e il 3 settembre, appare al Teatro Municipal di São Paulo del Brasile come Turandot, Aida, Maddalena (Andrea Chénier), Ilàra (Lo schiavo) di Carlos Gomes e Floria Tosca.

 

Tra il 1940 e il 1942 canta per EIAR, in La Gioconda (21 luglio 1940); Nabucco (Abigaille, 20 ottobre 1940); Lucrezia Borgia (1 dicembre 1940); La Fiamma di O. Respighi (Silvana, 8 agosto 1942); La Gioconda (18 ottobre 1942).

Negli anni della seconda guerra mondiale, Gina Cigna compare in numerose piazze della buona provincia italiana: Foggia, Bari, Viterbo, Prato, Reggio Emilia, Piacenza, Lonigo, Cremona, Camogli, Ravenna, Como, Crema, Casalpusterlengo, ecc.

 

Nel 1942 è a Madrid con Tosca e Turandot.

 

Nel 1944 è Turandot con la direzione di Gino Marinuzzi al Lirico di Milano, dove ritornerà nel 1945 dopo la “Liberazione” con La Gioconda a fianco di Francesco Merli, diretta da Antonino Votto.

 

Nel 1947 mentre si recava a Vicenza per cantare in Tosca, con un autobus pubblico, rimane vittima di un brutto incidente stradale.

Senza tener conto delle precarie condizioni fisiche, volle rispettare l’impegno preso, e il 24 novembre sarà Floria Tosca, purtroppo lo sforzo fu inesorabile.

Gina Cigna a soli 48 anni, dovette ritirarsi per sempre dalle scene.

 

Dopo il ritiro si dedica all'insegnamento in vari Conservatori: Toronto, Roma, Siena, stabilendosi infine a Milano, dove terrà corsi di perfezionamento alla scuola del Teatro alla Scala. Tra i suoi allievi ricordiamo Ghena Dimitrova e Maria Dragoni.

 

Muore a Milano all'età di 101 anni, il 26 giugno 2001.

 

Eccellente musicista, soprano drammatico in possesso di uno smalto vocale di rara bellezza e una vocalità centrale sontuosa di straordinaria bellezza, sostenuta da un indiscutibile e nitido registro grave. La sua “forza vocale” era tuttavia particolarmente accomunata, al fiammeggiante acuto, che specie in Turandot, diventava fulminante.

Fu inoltre attrice misurata con bella presenza scenica, sostenuta da un forte carattere drammatico.

In possesso di un vastissimo repertorio, fu con Maria Caniglia, incontrastato soprano per quasi tutta la durata della sua carriera.

 

Lascia un’esaustiva discografia che spazia tra il 1929 e il 1942, comprendente le opere complete Norma e Turandot.

Si possono trovare inoltre presso varie etichette private alcune registrazioni dal vivo di:

Aida con Giovanni Martinelli, Bruna Castagna, direttore Ettore Panizza, ripresa al Metropolitan di New York nel dicembre del 1937.

Norma con Giovanni Martinelli Bruna Castagna, direttore Ettore Panizza, ripresa  AL Metropolitan nel dicembre del 1937.

Il trovatore con Jussi Björling, Mario Basiola, direttore Vittorio Gui, ripreso al Covent garden di Londra nel maggio 1939.

 

 

 © Pietro Sandro Beato 2019